lunedì 30 dicembre 2013

Fondi neri contro la scienza del clima

Da “Daily climate”. Traduzione di MR

Il Campidoglio degli Stati Uniti di notte: Un passaggio a donazioni da parte di organizzazioni che negano il cambiamento climatico mina la democrazia, secondo l'autore di un nuovo studio che traccia i contributi di tali gruppi. Foto di Rik Koenig/flickr .

21 dicembre 2013

Scavando fra le basi del movimento di negazione del clima, uno studio dell'Università di Drexel scopre una grande fetta di donazioni incanalate attraverso organizzazioni di passaggio che nascondono il finanziatore originale. Le Koch Industries e la ExxonMobil scompaiono dai database pubblici tracciabili dal 2007.

Di Douglas Fischer

I più grandi e consistenti finanziatori che alimentano il movimento negazionista del cambiamento climatico sono alcune fondazioni conservatrici ben finanziate costruite col cosiddetto “denaro nero”, o donazioni nascoste, secondo un'analisi  uscita venerdì pomeriggio. Lo studio, del sociologo dell'Università di Drexel Robert Brulle, è il primo tentativo accademico di provare le basi organizzative e finanziarie che stanno dietro al movimento negazionista. Questo ha scoperto che la quantità di soldi che fluiscono attraverso terze parti, fondazioni di passaggio come Donors Trust o Donors Capital, i cui finanziatori non possono essere rintracciati, è salito drammaticamente negli ultimi 5 anni.

In tutto, 140 fondazioni hanno incanalato 558 milioni di dollari a quasi 100 organizzazioni negazioniste dal 2003 al 2010. Nel frattempo il flusso di contante tracciabile da fonti più tradizionali, come le Koch Industries e la ExxonMobil, sono scomparse. Lo studio è stato pubblicato venerdì nella rivista Climatic Change. “il contro-movimento sul cambiamento climatico ha avuto un vero e proprio impatto politico ed ecologico sullla mancata azione del mondo rispetto al riscaldamento globale”, ha detto Brulle in una dichiarazione. “Come in un dramma di Broadway, il contro-movimento ha le sue star sotto i riflettori – spesso prominenti scienziati contrari o politici conservatori – ma dietro alle star c'è una struttura organizzativa di direttori, sceneggiatori e produttori”. “Se si vuol capire cos'è che guida questo movimento, si deve guardare a quello che succede nei retroscena”.

Finanziatori consistenti 


Per scoprire tutto questo, Brulle ha sviluppato un elenco di 118 influenti organizzazioni negazioniste negli Stati Uniti. Poi ha codificato i dati sul finanziamento filantropico di ogni organizzazione, mettendo insieme le informazioni del Foundation Center, un database della filantropia globale, coi dati finanziari forniti dalle organizzazioni all'Agenzia delle Entrate. Secondo Brulle, i più grandi e consistenti finanziatori erano alcune fondazioni che promuovono “idee di mercato ultra liberista” in molti campi, fra le quali ci sono la Searle Freedom Trust, la fondazione John Williams Pope, la fondazione Howard Charitable e la fondazione Sarah Scaife. Un'altra scoperta chiave: dal 2003 al 2007, le fondazioni affiliate a Koch e ExxonMobil sono state “fortemente coinvolte” nel finanziamento dei tentativi di nagazionismo climatico. Ma La Exxon non ha fatto contubuti pubblicamente tracciabili dal 2008 e gli sforzi di Koch sono drammaticamente diminuiti, ha detto Brulle. In coincidenza con un declino dei finanziamenti tracciabili, Brulle ha scoperto un drammatico aumento nel flusso di contante alle organizzazioni negazioniste da parte di Donors Trust, una fondazione diretta dai donatori i cui finanziatori non possono essere tracciati. Questa fondazione, ha scoperto la valutazione, ora conta per il 25% di tutte le fondazioni di finanziamento tracciabili usate dalle organizzazioni per promuovere il negazionismo sistematico del cambiamento climatico. Una chiamata ed una e-mail a Donors Trust venerdì sera non hanno ricevuto risposta.

Questione di democrazia

Alla fine, Brulle ha concluso che le registrazioni pubbliche identificano solo una frazione dei centinaia di migliaia di dollari che sostengono gli sforzi negazionisti. Il 75% circa degli introiti di quelle organizzazioni, ha detto, provengono da fonti non identificabili.


E, per Brulle, questa è una questione di democrazia. “Senza un flusso libero di informazioni precise, le politiche democratiche e la responsabilità del governo diventa impossibile”, ha detto. “I soldi amplificano certe voci al di sopra delle altre e, di fatto, danno loro un megafono nella piazza pubblica”. Finanziatori potenti, ha aggiunto, stanno sostenendo la campagna per negare le scoperte scientifiche sul riscaldamento globale e soillevare dubbi su “radici e rimedi” di una minaccia sulla quale la scienza è chiara. “Perlomeno, gli elettori americani meritano di sapere chi c'è dietro questi tentativi”.